Allergia al Pollini

La Mamma “casalinga”: L’allergia Alle Pulizie

Per allergia si intende la reazione anomala del sistema immunitario che si esprime con la produzione di anticorpi di tipo IgE o di meccanismi immunitari mediati da cellule. Vite spesso sottovalutate dalla gente e trattate come una diminutio da alcuni che non si rendono conto che è sufficiente utilizzare le stesse posate usate per altre preparazioni o che ci sia contaminazione nella superficie di lavoro per scatenare una reazione allergica, potenzialmente mortale. La sensibilizzazione ad alcuni frutti e vegetali può essere significativamente associata alla sensibilizzazione ad altri alimenti provenienti dalla stessa famiglia botanica o anche alla sensibilizzazione con cibi non correlati (ad esempio chi è allergico alla noce può avere una sensibilizzazione anche alla nocciola, alla noce brasiliana, alla mandorla, ma anche a frutti con nocciolo). Food-Dependent Exesercise-Induced Anaphilaxis), dovuta all’assunzione di determinati cibi (vegetali, crostacei, ecc.) ma soltanto in seguito ad esercizio fisico (corsa o altre attività di tipo sportivo) compiuto entro poche ore dal pasto. Pulisce ovunque senza il minimo sforzo e in modo automatico, e la mia schiena ha iniziato a ringraziare per le ore chinata a terra risparmiate per pulire sotto il letto matrimoniale e sotto i mobili. In tal modo si sta cercando di ottenere farmaci ancor più tollerabili ed efficaci.

Allo stesso modo si può spiegare la coesistenza nella stessa persona di allergia al latex ed alcune allergie ai pollini (graminacee, ambrosia). Esordio, intensità e durata dei sintomi delle allergie ai pollini dipendono principalmente dalle variazioni delle concentrazioni polliniche presenti nell'aria. Leggendo il foglietto illustrativo dei farmaci, siano essi pastiglie, gocce farmaciperallergia.com/aristocort/ o spray, possiamo inoltre acquisire consapevolezza sugli effetti collaterali associati alla somministrazione. L’organismo mette in atto dei meccanismi di difesa che bloccano le molecole alimentari immunologicamente attive. Nel nostro organismo una volta che l’antigene raggiunge il tessuto linfoide associato dell’intestino (o Galt) si innesca una attività fisiologica per tolleranza clinica che a causa di alcuni meccanismi (reazioni infiammatorie intestinali, immaturità del sistema immunitario, storia biparentale di atopia, mancanza dei meccanismi di immunoesclusione) può essere interrotta provocando la sensibilizzazione e, quindi, la reazione avversa all’alimento. Le intolleranze alimentari possono essere, inoltre, indotte da meccanismi sconosciuti. Fare il test per le intolleranze è inutile e dannoso. Il patch test è un test allergologico utilizzato per determinare se una sostanza specifica provoca infiammazione allergica sulla cute con meccanismo ritardato (cellulo- mediato). Le restanti classi di antibiotici provocano reazioni classificabili come pseudoallergiche, non essendone noto il meccanismo (vedi la tabella 2). In ordine di frequenza sono da considerare a rischio di scatenare reazioni anche i macrolidi, i chinolonici, le tetracicline e gli aminoglicosidi.

Nell'ultima decade le reazioni di ipersensibilità immediata al lattice sono state accettate come problematica grave. Sono ad esempio responsabili delle sensibilizzazioni legate all’ingestione delle arachidi, della beta-lattoglobulina (sequenza proteica contenuta nel latte vaccino), dell’ovoalbumina (parte bianca dell’uovo). In età pediatrica il latte, le uova, le noccioline, la soia, il frumento sono responsabili del 90% delle reazioni di ipersensibilità. I test allergometrici, hanno scarsa significatività, ma, soprattutto quello verso le proteine del latte, possono aiutare la diagnosi. Sono metodi di diagnosi e di terapia delle malattie allergiche anomali non scientificamente controllati. Questi metodi non devono trovar posto in una professione corretta e vanno proscritti perché spesso portano all’adozione di diete altrettanto irrazionali dal punto di vista allergologico. I https://farmaciperallergia.com/ sintomi da reazione di tipo ritardato si manifestano solo nel punto in cui è avvenuto il contatto con il latice. I sintomi da reazione di tipo IgE immediato possono essere da contatto e da inalazione. I sintomi da inalazione si manifestano con congiuntive, rinite, orticaria, edema e gonfiore a livello delle vie aeree superiori, tumefazioni delle labbra, asma difficoltà respiratorie shock anafilattico. Con difficoltà si adatta alle persone e situazioni. Un piccolo studio clinico condotto presso il Murdoch Children’s Research Institute ha ottenuto che due bambini su tre, tra quelli sottoposti ad un trattamento immunoterapico sperimentale a causa della loro allergia, abbiano superato il problema e che la desensibilizzazione alle arachidi ha poi persistito per ben 4 anni una volta terminato il trattamento.

Chi è allergico alle arachidi non necessariamente è allergico alla frutta a guscio. Ciò grazie al primo farmaco per l’immunoterapia di un’allergia alimentare, sperimentato attraverso il più ampio studio internazionale mai condotto sul tema: i risultati, presentati all’ultimo congresso dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology e pubblicati in contemporanea sul New England Journal of Medicine, arrivano infatti dall’analisi di quasi 500 pazienti allergici alle arachidi (in maggioranza bambini e ragazzi dai quattro ai diciassette anni) di 66 centri in Nord America ed Europa. La scoperta di dover rivoluzionare la propria condotta alimentare, che può presentarsi in qualsiasi momento della vita, non è di facile accettazione. E, visto che non possiamo rifare gli altri, cambiamo almeno noi stessi: permetti all’amore di entrare nella tua vita, riempi la tua vita e colorala. La storia di Oli, ragazzo britannico del Surrey appena ventiduenne, è una di quelle che fanno riflettere sulle molteplici implicazioni della vita da allergici. Rilassati e vivi la tua vita. Per esempio per curare l’allergia ai prodotti alimentari - allergia al glutine, al cioccolato, ai latticini - dobbiamo permettere a noi stessi di godere la vita. Per valutare la presenza di anticorpi IgE specifici per gli allergeni, è possibile utilizzare due diversi metodi: punture cutanee o esami del sangue.

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